Quando il 24 febbraio 2020 a causa della diffusione del coronavirus le scuole in Lombardia vennero chiuse fu attivata la didattica a distanza (la cosiddetta Dad). Il professore approntò delle lezioni videoregistrate chiedendo agli studenti di inviargli liberamente con modalità a tutti visibile attraverso la posta elettronica le domande, i dubbi, le richieste di chiarimenti e le riflessioni che fossero loro venute in mente. La classe rispose con vivo interesse: il docente fu sommerso da mail estremamente pertinenti e interessanti e ne venne un dialogo filosofico vivace e stimolante con chiarimenti, precisazioni e approfondimenti riguardo gli autori
trattati, che nel primo anno dell’insegnamento di filosofia erano anzitutto i greci, in particolar modo i sofisti, Socrate, Platone, Aristotele ma giungendo all’età romana con Plotino. I temi variavano dall’etica all’ontologia alla teoria della conoscenza affrontando anche la biologia aristotelica. Ovunque, attraverso la dialettica delle domande e delle risposte, apparve negli studenti un vivo desiderio di conoscere e un livello di comprensione e approfondimento che andava oltre
l’apprendimento mnemonico e le conoscenze manualistiche al punto che l’inusuale procedura di insegnamento forzata dalle circostanze risultò alla fine, nonostante le difficili condizioni in cui era nata, un valido e riuscito esperimento didattico. 

 

Così alla riapertura della scuola a settembre, ritenendo sia gli studenti sia il docente che sarebbe stato un peccato lasciar cadere quell’esperienza, con un paziente lavoro tutto il materiale relativo venne raccolto e quindi ordinato in un testo. Da qui l’idea di una pubblicazione che infine, dopo varie ricerche, si è concretata nella
rivista. Una bella notizia per il Liceo.