V
A 1984/1985
tra
gli studenti:
Carlo
Andrea COLOMBO carloandrea.colombo@studiosolari.it
"A
partire dal settembre 86 ho poi proseguito gli studi classici al Liceo
Ginnasio Tito Livio in Via Circo 4 a Milano, conseguendovi nell' 88
il Diploma di Maturità.
I più bei ricordi al Parini, peraltro in tutto molto diverso
dal Tito Livio, sono legati al biennio in cui ho beneficiato di un'insegnante
extraordinaria, la sig.ra Veneroni; il suo insegnamento su tutti i fronti
è stato di altissimo livello.
Ricordo bene le giornate di occupazione nel novembre 83, la settimana
bianca "di classe" a Macugnaga nel marzo 84, idem l'anno dopo
(febbraio 85) a S. Martino di Castrozza.
Ricordo anche l'incontro in Aula Magna nell'86 con Enzo Tortora, le
prime (e per fortuna anche ultime) "paglie" fumate furtivamente
al Parini.
Un Parini comunque serio, di intensi studi, di Moncler e Timberland,
di Wham, Duran Duran e Dire Straits, di apertura ad una dimensione e
cultura europea, nel quale si nutrivano grandi speranze ed attese per
il futuro in ottica positivista (disilluse poi dagli avvenimenti storico-economici
dei decenni successivi) e dove veniva ancora propugnata la sincera nobilitazione
dell'uomo attraveso gli ideali umanistici e les belles lettres.
Ricordo un Parini dove neanche si poteva immaginare la rivoluzione nelle
tecnologie di informazione e comunicazione che avrebbe in futuro squassato
tutte le nostre certezze spazio-temporali ed i nostri ritmi di vita
e lavoro. Al Parini, nell'85, si tenne un ciclo di conferenze su una
certa cosa strana,"la telematica"; qualcosa di impalpabile
difficile da immaginare e in cui non vedevo la benchè minima
utilità. Ci dissero che un lontano domani ci avrebbe sconvolto
il nostro modo di vivere, ragionare, studiare e lavorare. Io da uomo
(a dire il vero ragazzo) degli anni 80 mi feci tante, ma tante grosse
risate, conscio di aver ormai raggiunto negli anni 80 il culmine della
tecnologia al servizio dell'uomo e l'ottimo equilibrio tra la dimensione
umana e gli ausili tecnologici.
Sul primo punto il Carlo pariniano degli anni 80 si sbagliò di
grosso (che cantonata che presi!!!), sul secondo forse aveva ragione
lui..."
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